Le città nuove

Latina

Dimenticate le città cui normalmente siete abituati quando girate tra centri medievali e chiese barocche. Stravolgete ogni parametro e preparatevi ad entrare in un mondo urbanistico e architettonico davvero insolito. Non troverete stretti vicoli, ma larghe strade e piazze ornate di palme, dove il cielo e il sole arrivano ovunque, riflettendosi sul bianco del travertino.

Latina, 70 chilometri a sud di Roma, 110 mila abitanti, è la maggiore delle città di fondazione dell’epoca fascista e conserva un centro storico unico nel nostro Paese e in passato candidato anche al titolo di “patrimonio dell’umanità” dell’UNESCO. E’ stata fondata nel 1932 con il nome di Littoria, è situata al centro di quel vasto territorio, noto sin dall’antichità come “Ager Pomptinus”.

Il motto della città “Olim palus” ricorda le condizioni originarie dell’area…una volta palude.
Latina è una città-museo del Novecento, un esempio di urbanistica moderna e punta sulla peculiarità della sua storia recente.

Vi guideremo con visite ai musei e alle collezioni d’arte comunali.
Il centro si è sviluppato intorno alle due piazze: Piazza del Popolo, sede del Municipio con la caratteristica Torre Civica e la cosiddetta Fontana della Palla al centro. Su un lato della piazza si sviluppa invece il porticato dell’Intendenza di Finanza. L’altra piazza è Piazza della Libertà sede della Prefettura.

Piazza del Popolo è tagliata dal corso della Repubblica che lambisce piazza San Marco, su cui si affaccia la cattedrale di San Marco, realizzata sulla falsariga di una basilica romanica con il porticato e le vetrate artistiche. Sulla stessa piazza il Museo Civico Duilio Cambellotti nell’edificio dell’Opera Nazionale Balilla.

Altro edificio caratteristico della città di fondazione è il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni che progettò anche la Stazione ferroviaria. L’edificio delle Poste, situato in piazzale Bonificatori, è una delle opere più conosciute di Mazzoni che conciliava l’architettura razionalista con richiami all’avanguardia futurista.

Nel Palazzo della Cultura, in Viale Umberto I n. 1, si trova la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Latina, originariamente istituita nel 1937 con il nome di Pinacoteca di Littoria (vecchio nome di Latina). La collezione, in parte dispersa nel periodo terminale della seconda guerra mondiale, è stata ricostituita ed ampliata e contiene dipinti di artisti dal XIX al XXI secolo.

sabaudia

Sabaudia

è una città magica, bordata da antiche dune e da un parco lussureggiante -un tempo parte della “selva di Terracina”- da una serie di zone umide protette e da tre laghi costieri: il lago di Paola, il lago dei Monaci, il lago di Caprolace.
È una delle città di fondazione d’epoca fascista, inaugurata il 15 aprile 1935. A differenza di molte di queste nuove strutture urbane, che fecero riferimento nella loro architettura al “neoclassicismo semplificato” di Marcello Piacentini, Sabaudia è una delle città-simbolo del razionalismo italiano in architettura .
Pierpaolo Pasolini così la definì: “Il passare degli anni ha fatto sì che quest’architettura di carattere” littorio, assuma un carattere, diciamo così, tra metafisico e realistico. (…) Come ci spieghiamo un fatto simile, che ha del miracoloso? Una città ridicola, fascista, improvvisamente ci sembra così incantevole…”.

All’interno della chiesa della Santissima Annunziata si trova la “cappella reale”, donata dalla regina Margherita di Savoia alla città negli anni trenta, originariamente collocata all’interno di palazzo Margherita a Roma.
Sulle sponde del lago di Sabaudia si trova la chiesa di Santa Maria della Sorresca, risalente al XII secolo anche se originariamente fondata dai benedettini nel VI.
I maggiori edifici pubblici, risalenti alla fondazione, sono di struttura e concezione razionalista: tra questi, il palazzo del Comune, con la torre civica e la prospiciente piazza, la chiesa della Santissima Annunziata, con il suo battistero, il palazzo delle Poste, l’ospedale e la sede dell’allora Opera Nazionale Maternità e Infanzia.

Emozionante e geniale il palazzo delle Poste, progettato da Angiolo Mazzoni, è composto da un unico piano rialzato da terra tramite una scalinata, è completamente rivestito di tessere azzurre, il colore di casa Savoia, ha ampi finestroni da cui la grande sala interna prende luce, incorniciati da un cordolo in marmo rosso di Siena ed un elegante cornicione. Tali elementi architettonici fanno assumere all’edificio un forte senso aerodinamico. È stato acquistato dal comune di Sabaudia e finalmente restaurato e restituito ai cittadini nel 2011.

Del periodo romano sono la villa di Domiziano, risalente al I secolo d.C., che si estende per oltre 45 ettari lungo le sponde del lago di Sabaudia, e la fonte di Lucullo, successivamente sfruttata anche come vasca per . Lungo la costa si trovano inoltre il porto-canale romano in opus incertum e la medievale Torre Paola, sulle estreme propaggini del promontorio del Circeo.
Ve la faremo percorrere dal mare al bosco, portandovi sulle acque del lago e arrivando fin sulla cima del Circeo che la domina.

pontinia

Pontinia

In mezzo alla campagna ecco Pontinia, altra “Città di fondazione”; inaugurata il 18 dicembre 1935, nell’ambito della bonifica dell’Agro pontino.

Gli edifici sono stati progettati dall’ing. A.Pappalardo con la collaborazione dell’architetto Oriolo Frezzotti che aveva lavorato al piano regolatore e all’architettura di Latina.

La pianta dell’insediamento è a maglia ortogonale, ruotata di 45 gradi rispetto alla maglia determinata dalle strade Migliare e dai canali di bonifica.

Il nucleo centrale è formato dalla piazza con il palazzo Comunale, le Poste, il cinema e dall’asse che confluisce alla chiesa.

A memoria e documentazione della potenza della malaria nell’Agro prima della bonifica, vi è stato fondato nel 1990 un museo comunale intitolato “La malaria e la sua storia”.

L’economia del centro pontino è prevalentemente agricola e numerose sono le aziende zootecniche.

Anche qui un paesaggio assai insolito che ci parla di ragazze in bicicletta, di campi di grano, di giovani architetti che pensavano città mai viste, di dittatori che ambivano all’immortalità facendo svettare le guglie delle chiese e assecondando lunghi porticati con colonne di travertino.

Vi faremo visitare gli edifici di fondazione nel centro ancora particolarmente intatto, dove si respira un’aria rarefatta con le ampie piazze, i viali alberati di lecci e palme.

Intorno una campagna tratteggiata dalle strade Migliare che vi faremo percorrere e le aziende agricole che offrono speciali degustazioni.