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Data / Ora
Date(s) - 22/08/2018
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porto di San Felice Circeo

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Ponza  è l’isola principale situata nell’arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno.

Ponza è la principale del territorio, esteso sull’isola omonima e sulle vicine isole minori di Palmarola, Gavi e Zannone, appartenenti all’arcipelago delle isole Ponziane, nel Mar Tirreno. Fa parte dell’arcidiocesi di Gaeta
Ponza è  quasi completamente collinare, raggiunge la massima altezza di 280 m nella sua estremità meridionale. La costa, molto frastagliata, presenta diverse spiagge e calette.
Si ritiene che i primi abitanti siano stati gli Ausoni, nel 1500 a.C.
Tutto l’Arcipelago, e in particolare Ponza, a quel tempo verdeggiante di una rigogliosa macchia mediterranea, divenne in seguito dominio romano. Le isole furono poi teatro di non poche occupazioni e spesso adibite a vero e proprio luogo di segregazione. Sull’isola furono esiliate Agrippina minore e la sorella Livilla, dopo aver tentato una congiura contro l’imperatore romano Caligola.
Rimasta disabitata a seguito delle incursioni saracene e turche, verrà ripopolata a partire dal 1700 con coloni di origine ischitana prima, e più in generale campana, poi. Il Regime Fascista vi relegò non pochi uomini politici avversi alla dittatura.

Palmarola è un’isola situata nell’arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno.

Si trova a circa 10 km ad ovest di Ponza ed è la terza isola per grandezza dell’arcipelago ponziano, dopo Ponza e Ventotene. Chiamata anche “la Forcina” per la sua forma, prende in realtà il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell’Europa, che cresce selvatica sulla sua superficie. L’isola era nota in antichità col nome Palmaria.

A Palmarola fu esiliato e morì papa Silverio, Santo patrono del comune di Ponza che viene festeggiato il 20 giugno. Lo scoglio di San Silverio accoglie sulla sua sommità una piccola cappella che la tradizione popolare narra sia sorta sui resti della forzata residenza del Santo.

L’isola è una riserva naturale e, grazie al suo aspetto incontaminato e alla varietà delle sue coste, è considerata una tra le più belle isole del mondo. Abitata solo nel periodo estivo, diventa luogo di ritiro per i ponzesi che si rifugiano nelle case grotta, tipiche abitazioni scavate nella roccia di Palmarola.

L’abitudine di rifugiarsi nelle case-grotte è molto antica ed affonda le sue radici nella necessità di sfuggire ai pirati, durante il secolo XVIII. In un testo dell’Accademia Pontaniana è ricordato che: “Giovanni Tagliamonte di Ponza, morto in età di centotrè anni, andava spesso da Ponza a Palmarola e mi raccontò vari di simili scontri coi corsari accaduti a lui non meno che ad altri Ponzesi nei dintorni di quest’ isola. Egli aveva un’antica grotta tagliata nella rupe per abitazione vicino al piccolo porto di Palmarola (oggi Grotta Tagliamonte) ma per paura dei pirati passava molte delle sue notti sulla montagna in qualche grotta senza far fuoco per non essere loro scoperto dal fumo.”